Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand
Il Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand tutela una foresta mista di abete bianco e abete rosso unica a livello regionale. Queste abetine fornivano già nel ‘700 il legname per le grandi travature a vena diritta delle più importanti opere di ingegneria militare e civile di casa Savoia quali l’Arsenale di Torino, la Basilica di Superga e la Reggia della Venaria Reale.
Oggi la specificità di questa foresta è legata alla cospicua presenza di queste due specie arboree, rare nelle Alpi occidentali; è probabile che la loro diffusione nel Gran Bosco abbia due cause principali: un microclima particolare, con ristagno di umidità atmosferica, e l’esistenza di un ecotipo resistente alla siccità estiva. Per queste ragioni, unite al vigore vegetativo e alla buona conformazione dei fusti, i popolamenti di abete rosso, pino cembro e larice del Gran Bosco sono stati inseriti nel Libro nazionale dei boschi da seme e destinati a fornire materiale di propagazione per rimboschimenti su tutto il resto delle Alpi.
L’area protetta è attraversata da una fitta rete di percorsi escursionistici. Sedici sentieri segnalati, per una lunghezza di circa 70 km, percorrono il territorio dal fondovalle alla cresta e da est a ovest. Itinerari di rilevanza internazionale come la Via Alpina, il Glorioso Rimpatrio dei Valdesi, la Grande Traversata delle Alpi e la Via Francigena consentono di scoprire le peculiarità ambientali, storiche e culturali del territorio.
I rifugi Jack Canali (2509 m) gestito dall’Ente Parco e Daniele Arlaud (1771 m) di proprietà delle Aree Protette sono importanti punti di accoglienza per escursioni e soggiorni.
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